8 Dic-Firenze, Il Maschile e la Dea: le Corna della Luna

 

“La Luna deve rimanere la maschera primaria nello sviluppo delle nostre vite”

W.B. Yeats

In questa epoca, la Madre dei Viventi, del Vuoto e di tutte le possibilità, richiama a sé molte donne e molti uomini.

Nel passaggio all’epoca patriarcale il maschile divenne il fertilizzatore, colui che cominciò ad esercitare il “potere su” e che spinse verso la visione lineare del tempo, quella attraverso la quale ci siamo allontanati dalla natura e dalle sue molteplici forme mutevoli.

Prima di allora, nel tempo arcaico e matriarcale della dea, il maschile era in primis figlio e poi fratello e paredro (1), era emanazione di lei in quanto forza vitale della Natura, spirito selvaggio che incarnava la funzione della rigenerazione. La forza rigenerativa in accordo col femminile si esprimeva attraverso gli animali con le corna, di cui abbiamo numerosa testimonianza in tutta l’arte primigenia: il bisonte, l’uro, l’ariete, il caprone, il cervo, e in particolar modo il toro. Le corna di questi animali erano in relazione sciamanica e simbolica con l’astro della luna, colei che definiva il tempo ciclico della terra, Signora della Vita, della Morte e della Rigenerazione.
Tutta l’arte neolitica è costellata di bucrani (2) e sculture di teste di toro che possiamo considerare come uno dei simboli più importanti dell’unione del maschile e del femminile nella dea. Lo scheletro della testa del toro oltre ad essere un’espressione della luna crescente, ha anche la forma dell’utero con le trombe di Falloppio, come a sancire l’idea che questo maschile è tutt’uno con il femminile, non lo teme e non lo sottomette e lo accompagna nei suoi processi di vita e dismembramento.


Allo stesso modo dee con corna di vacca hanno popolato la mitologia dall’Egitto al Nord Europa, fino all’Oriente e sono sia espressioni della Terra Madre che nutre ma anche Regine del cielo e delle stelle, proprio in virtù delle corna lunari e del latte bianco con cui hanno nutrito l’umanità.

In questo seminario, aperto a uomini e donne, incontreremo a livello sciamanico gli animali con le corna, impareremo a riallinearci al potere della Luna, alla Madre del Grande Mistero, con l’obiettivo di creare una relazione estatica tra maschile e femminile.

Tutti i/le partecipanti porteranno un tamburo a cornice oppure un sonaglio, lo strumento deve essere proprio e non prestato.
La lista dettagliata del materiale verrà inviata dall’insegnante al momento dell’iscrizione. Ci saranno alcune cose da preparare, quindi si consiglia di iscriversi per tempo.

Il seminario è esperienziale, ma introdotto da una presentazione storico-antropologica.

INFO E PRENOTAZIONI

Per iscrizioni scrivere QUI compilando il form.

Attenzione, indicare a quale seminario si desidera iscriversi e inserire un indirizzo e-mail esatto se no sarà impossibile rispondere.

ORARI

SABATO H.9.30-18

CONTRIBUTO:

Per partecipare è richiesto un contributo di 80 euro. Acconto di 35 euro da versare al momento dell’iscrizione.

SCADENZA ISCRIZIONI  5 novembre 2018

 

NOTE

(1) Paredro è “colui che siede accanto”.       

(2) Bucranio è il cranio del bue cornuto, o del toro.                                                                            

                                                                                Morena Luciani Russo è artista rituale, suonatrice di tamburo e ricercatrice, leggi la bio QUI.


Quando?
sabato 08 Dicembre 2018
09:30 - 18:00

Dove?

Garage Studio
Via Vincenzo Monti 1 r
Firenze