Il documentario “Fantastic Fungi” e il potenziale ruolo dei funghi nella guarigione collettiva.

Praticate la micofilia? Mi riferisco al sentimento di simpatia e meraviglia, nel mio caso di amore smisurato, per quegli esseri così piccoli e potenti quali sono i funghi. Le culture della dea erano micofile, come già scrissi nel mio libro “Donne Sciamane”. Le nostre antenate e i nostri antenati sapevano quanta sapienza si cela dentro i funghi, li consideravano cibo, medicine e non ultimo guide spirituali.

In questo breve articolo vorrei parlarvi del documentario “Fantastic Fungi” che ho visto recentemente e che esplora le innumerevoli funzioni che i funghi svolgono sulla Terra.
I funghi sono stati primi organismi ad approdare sulla terraferma, circa 1,3 miliardi di anni fa, molto prima delle piante. Possiamo considerarli come il sistema digestivo della foresta e sono coloro che creano il suolo da cui nasce la vita. Il micelio, che forse dovremmo chiamare “la micelia” crea le connessioni tra le piante in un bosco, rigenera e ricrea la vita che decade, è la Grande Madre di ogni cosa. Camminare sulla Terra, vuol dire essere sostenut* da un’infinita rete di micelio sotterraneo da cui tutt* alla fine discendiamo. La cosa più interessante è che il micelio è un organismo autoapprendente e autosufficiente, ha una sua coscienza e una delle ipotesi è che siano stati i funghi, in particolare quelli con caratteristiche psicoattive a creare le connessioni cerebrali che permisero il pensiero e il linguaggio nei primi ominidi.

Fungo Reishi


Inoltre come sostiene Paul Stamets, uno dei protagonisti del documentario, si è visto che alcuni funghi influenzano in maniera così profonda noi esseri umani, tanto da stimolare la neurogenesi e aiutarci a cambiare gli schemi di comportamento che abbiamo introiettato durante la nostra vita, magari proprio quegli schemi che sono responsabili del nostro malessere psichico e/o fisico. Questo non solo ci dice che il nostro cervello è plastico, è capace di guarire ed è capace di crescere ma anche che attraverso i funghi possiamo aumentare la nostra intelligenza, diventare più felici e invecchiare molto meglio.
Nel film sono riportati i benefici terapeutici del fungo Reishi e l’esperienza della madre dello scienziato guarita da un cancro al seno grazie al fungo Criniera di Leone, un cancro avanzato che la medicina ufficiale aveva dato per incurabile. A questo aggiungiamo che nel momento di emergenza ecologica in cui ci troviamo, i funghi possono essere una medicina per la nostra stessa Madre Terra, infatti alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che sono prontamente capaci di rigenerare terreni contaminati dal petrolio, da residui nucleari e pesticidi.
L’ultima parte del documentario è dedicata ai benefici delle terapie con funghi psilocibinici, i piccoli funghi sacri usati, fin dai primordi, in contesti sciamanici di ricerca interiore e guarigione dell’anima. Gli studi di psicoterapia con psilocibina hanno dimostrato effetti portentosi su pazienti affetti da depressione e ansia e su malati terminali. Sono infatti riportate le testimonianze di due malat* di cancro che dopo aver ingerito psilocibina hanno completamente trasformato il loro modo di vivere la malattia e di vedere la morte. “Ho vissuto l’esperienza più incredibile della mia vita, non ho mai sperimentato così fortemente il senso di essere amata, di valere qualcosa, di essere importante per qualcuno” afferma una delle donne che hanno partecipato all’esperimento.

Psilocybe Semilanceata


I funghi cambiano la nostra visione del cosmo e ci fanno prendere coscienza di quanto sia limitato il senso di realtà che abbiamo ereditato dalla cultura antropocentrica e gerarchica. E come dice Stamets “Un giorno mi decomporrò, voi pure, sì moriremo! Ma è tutto ok, perché entreremo nel MICOVERSO . La nostra relazione con i funghi è per sempre!”
Credo che il messaggio di questo documentario sia davvero importante, i funghi potrebbero essere le nostre massime guide nel processo di guarigione collettiva a cui siamo chiamat* nel tempo che stiamo vivendo, prima che sia troppo tardi.

Potete guardare il documentario a questo link, per ora solo in inglese, ma mi auguro che venga presto almeno sottotitolato.