Risvegliare la forza dell’Orsa e rimettere radici nella Terra
Lo scorso 18 marzo 2016, in occasione del convegno “Culture Indigene di Pace. I Sentieri della Terra”, abbiamo preparato una grande festa per celebrare la Madre della Vita e l’Equinozio di Primavera. In questi anni ho direzionato il mio lavoro verso l’ espressione del femminile in forma animale e dell’ energia sciamanica custodita nei nostri corpi di donne, che ci vede sorelle e figlie di tutte le creature della Terra. Orse, serpentesse, volpi, poiane e civette, tigri o piccole api ronzanti, la Signora della Vita è in ciclica trasformazione, assume le forme più disparate e noi impariamo a fluire con lei, a seconda della necessità del momento e del luogo.
In questo caso la cerimonia era dedicata all’Orsa, la più antica e amata rappresentazione della Natura Selvaggia del nostro emisfero, Signora della Montagna, delle Foreste, delle Grotte e delle Stelle.
Il rituale cominciava con la sua morte, nel monologo dell’attrice Jelly Chiaradia e il bastone che la raffigurava cadeva similmente a come cadde il patto tra noi e colei che ci diede la vita nella sua spirale. E così
[..]Muore la terra
Ogni volta
Che tu hai paura
Del movimento misterioso
Incompreso
Offeso dalla indecenza di un pensiero corrotto
Che ha trasformato
La magia di parole ancestrali
In un letargo della libertà con le sue vibrazioni d’amore
Raccolte e sepolte ora (1)
Emanuela Sposato e Isabella Landi, Foto di Fabio Rupoli
Nel silenzio e nel buio della notte sono arrivate le Volpi. Le Volpi sono figure chiavi del mio percorso di sciamanesimo e sono sempre più convinta che portino un grande insegnamento alle donne contemporanee, poiché sono in grado di camminare sulla corda che unisce la vita e la morte, sanno saltare e fare il verso al mondo mostrando l’irriverenza del Femminile, la sensualità, la verità del grottesco e del buffo, il dolore che si rigenera e risveglia.
Ma chi può ridestare la forza dell’Orsa da un inverno così lungo che pare simile alla morte? Le volpi si fanno messaggere e richiamano le donne ad agire attraverso il potere della loro Vulva, la Cavità e il Vuoto da cui tutto si genera, e tra le risate, i canti e i tamburi esse liberano la loro Anima-Orsa scon-volgendo e coin-volgendo tutto il pubblico. Il bastone ursino abbandonato sul suolo arido torna vivo e germogliante nelle mani di chi si assume la responsabilità di rimetterlo in piedi e viene affidato ad un giovane uomo e ad una giovane donna affinché sia riportato in un luogo speciale, in questo caso al centro di un labirinto con le sue guardiane, le quali ci ricordano che acqua, terra, fuoco e aria sono gli elementi di cui tutte e tutti noi siamo costituite/i.
Qui i canti e i tamburi continuano ad accompagnare donne, uomini, bambine e bambini desiderosi di portare fiori e offerte con gioia e commozione. Perché questo è uno spazio “sacro”, uno spazio in cui ritorniamo a ringraziare colei che ci nutre e ci sostiene, una cerimonia collettiva in cui disperdiamo il nostro ego e l’animale e l’anima si uniscono. Ci ritroviamo Orse e Orsi e radicalmente, come diceva Mary Daly, riaffondiamo le Radici nella Terra, unendoci in suo nome e risanando la ferita inferta al Femminile da quasi 5000 anni.
Queste sono le cerimonie delle donne, quelle di cui il mondo ha bisogno per riunire in sé la parte di umanità che vuole vivere libera dal sistema patriarcale e dominatore. Queste sono le follie di cui sono capaci le donne, cerimonie ad alto voltaggio empatico ed emotivo che sanno curare dentro e fuori.
(1) Estratto dal monologo di Jelly Chiaradia
Cerimonia a cura di Morena Luciani Russo in collaborazione con Sarah Perini e la partecipazione di:
Sono giorni densi e tormentati, prima pensavamo di avere almeno una bussola e ora le tasche sono vuote e nel vuoto non sappiamo starci, non ce l’ha insegnato questa cultura.
Ho aspettato parecchio prima di scrivere di ciò che sta accadendo. In queste settimane mi sembrava di essere come in auto, quando la radio non prende bene la frequenza e si sente tanto rumore, la musica non arriva e quel frastuono è solo fastidio che mi rende nervosa. C’era la gara a chi scriveva il post più bello, più poetico, più condiviso. Il peggio lo raggiungono sempre loro, i guru dei nostri social, quelli che hanno un’opinione su tutto e che ti sanno costantemente dire come vivere, come affrontare la Matrix, che ti fanno sentire sbagliat* per ogni emozione che ti attraversa. Quelli che devi solo “ringraziare di vivere questo momento”, non importa se sei tra coloro che ha una persona che ama all’ospedale o si sta ammazzando per far sopravvivere gli altri, devi avere una visione più alta se no non sei pronto/a per il “salto”.
Personalmente ho dovuto per un po’ distanziarmi da tutto, social, gruppi Whatsapp, catene di preghiere.
Sono certa, perché ne ho testimonianza diretta, che chi è impegnat* seriamente su una via sacra dispensi molto le sue opinioni in questo periodo e si dedichi soprattutto alle sue pratiche, aiutando anche là dove possa fare qualcosa di concreto, dal sostenere i figli a casa a far la spesa a qualcuno che non può uscire, all’ offrire qualche tecnica per migliorare la propria stabilità emotiva.
Non sono laureata in medicina, ma mi occupo dello stato energetico di molte persone e desidero dire qualcosa nel campo di mia competenza.
Una decina di giorni fa il mio amico Nicola Dentico, mi ha raccontato che in queste settimane sta accadendo spesso, a chi pratica sciamanesimo, di ricevere la visita di orse e orsi, in molti casi animali che non erano mai apparsi nei loro viaggi.
Potremmo dire che l’orso è l’animale totemico dell’intera umanità, perché la sua ritualità è la più antica di cui abbiamo conoscenza, addirittura neanderthaliana. L’orsa era una delle manifestazioni della Madre Terra Nutrice, dello spirito materno che dà la vita e si prende cura del mondo. L’orso era lo spirito maschile selvaggio delle foreste, il figlio-compagno-paredro della Grande Madre e insieme costituivano un nucleo cultuale collegato al fuoco, alle antenate e agli antenati.
La prima Madonna col Bambino era un’Orsa. Cultura Vinča, 4500 P.E.C.
Ma non solo, l’orsa conosce le erbe per curarsi e curare i propri cuccioli e il letargo degli orsi simbolicamente è assimilabile ai processi di morte e rinascita che avvengono negli apprendistati sciamanici, per questo le donne sciamane erano “ORSE” in Siberia e molti eroi delle saghe antiche erano “ORSI” e sono sopravvissuti in numerose tradizioni carnevalesche europee. Inoltre riflettendo anche sull’imponente forza fisica di questi animali (chi vorrebbe far arrabbiare mamma orsa con la prole??) potremo considerarli a tutti gli effetti come gli spiriti guardiani per eccellenza del nostro pianeta. Questo non significa chiaramente che abbiamo tutte e tutti gli stessi guardiani, nello sciamanesimo le/gli aiutanti sono molteplici, a volte inaspettati, come la vita del resto, ma ci sono delle energie archetipali che ci stanno guidando in questo momento di grande difficoltà. Se arrestate tutto il brusio di fondo le potete sentire ed essere molto più utili a chi vi sta intorno, per contenere la paura collettiva. Quindi non è un caso che tante epifanie ursine stiano giungendo ora in questa dimensione o che vi giungeranno dopo aver letto questo testo.
Per una grande guarigione collettiva abbiamo bisogno di una grande guaritrice e l’Orsa è colei che si sta presentando per accompagnarci in questo processo. L’ Orso, come paredro e compagno della Dea ci dà anche un esempio di maschile sano che non agisce attraverso il potere sulle cose, ma si muove in equilibrio con le forze della natura. Abbiamo assolutamente necessità di queste guide, di questi due Grandi e Anziani Antenati che si muovono tra le ere e nello spazio delle dimensioni per offrirci il loro aiuto e che ricollegano la parte più antica del mondo e delle nostra mente con quella più moderna.
Quello che sento di consigliarvi oltre chiaramente a fortificare il corpo con il movimento, la danza e con gli integratori più adatti, è di imparare a tranquillizzare la vostra mente perché il sistema immunitario non è solo qualcosa di fisico, abbiamo un corpo energetico che necessita in egual misura delle nostre cure e anche di protezione. Sappiamo credo abbastanza bene cosa nutre la nostra interiorità, ognuna e ognuno ha le sue passioni, ma forse del corpo energetico si conosce poco e mi permetto di scrivere un paio di cose a riguardo che siano semplici e comprensibili per tutt*
Il corpo energetico ha bisogno di suono per nutrirsi e riequilibrarsi, quindi ascoltate buona musica, suonate il tamburo o altri strumenti e cantate.
Necessita di una buona respirazione, quindi studiate anche solo delle tecniche semplici di respiro.
Ha bisogno di rigenerarsi sotto gli alberi o vicino ai fiumi o al mare, se potete uscire solo per la spesa cercate almeno un percorso dove ci siano gli alberi.
Ha bisogno della luce del sole, ma anche di quella della luna, quando la luna è in cielo state un po’ sul balcone.
Il corpo energetico ha bisogno di una mente spaziosa e possibilmente libera da pensieri ossessivi e ripetitivi, quindi fate tutto ciò che vi impegna con le mani, qualsiasi cosa che sia creativa e artigianale e/o dedicatevi al vostro giardino o terrazzo se lo avete.
Imparate a fare le vostre preghiere attraverso le mani prima ancora che con la testa e le parole. Questo ci insegna lo sciamanesimo, a stare collegat* con tutto ciò che succede intorno a noi in uno stato di attenzione completamente diverso da quello della mente razionale. Se sappiamo creare questo stato di vuoto e di tranquillità anche la mente razionale funzionerà meglio e sapremo far fronte a tutte le emergenze, anche a quelle che ci sembrano insormontabili.
E se l’Orsa e l’Orso stanno parlando anche a voi o se sono animali che hanno da sempre catturato la vostra simpatia, vi propongo questa piccola pratica.
Osservate dettagliatamente queste due immagini, per un po’ di giorni dedicatevi a ridisegnarle nella mente entrambe a occhi chiusi, una per volta, tenendo le mani sul cuore. Vi ci vorrà un po’ di allenamento per ricrearle nei particolari. Quando sono ben chiare di fronte a voi, posizionate le immagini sul terzo occhio e quando riuscite a vederle perfettamente in quello spazio fatele scendere nel vostro cuore. Sentite tutto l’amore della nostra Madre Terra Orsa e tutto il suo furore cosmico. Entrambe le immagini sono perfette. Sentite lo spirito selvaggio dei boschi, il suo silenzio, la sua forza. Poi tornate ad un ricordo, anche di tanti anni fa. Ricordate l’ultima volta che siete rimasti d’incanto nella natura, davanti ad un albero o ad un fiume o di fronte ad un animale che vi attraversava la strada. Potete farlo in momento di meditazione, in silenzio o con il tamburo o semplicemente prima di dormire se vi è impossibile ritagliarvi un momento di tranquillità in casa.
Ripetete dentro di voi “ La Terra ha bisogno della mia guarigione, sono nella protezione dell’Orsa e dell’Orso.”
Osservate come vi sentite durante il giorno e se vi arrivano sogni nelle prossime notti. Se potete guardare le stelle connettetevi con la costellazione dell’Orsa, chiedete benedizione per le persone care e per l’umanità.
Costellazione dell’Orsa Maggiore e Minore
Questa pratica si può fare a più livelli.
Così come è scritta, per chi non ha mai lavorato con lo sciamanesimo.
Accendendo una candela e offrendo fumo di erbe (chi ne ha usi l’Artemisia), per chi ha già un po’ di dimestichezza.
Aprendo le direzioni e preparando tutte le offerte, per chi già pratica da tempo.
Ho iniziato a scrivere questo testo venerdì 13, uno dei giorni in cui l’energia della Madre si manifesta in modo più potente, tanto che nel mondo patriarcale è divenuto uno dei giorni “sfortunati” del calendario e lo sto concludendo il 14 marzo, una data particolare per me, perché l’anno scorso in questo giorno subii un importante intervento ai reni che ha segnato fortemente il mio percorso. Un amico caro mi mandò un messaggio che mi ha aiutato tanto in quel periodo e che mi sembra oggi più che appropriato:
“Non devo avere paura, la paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta alla distruzione totale. Guarderò in faccia la mia paura, permetterò che mi calpesti e mi attraversi e quando sarà passata, seguirò il suo percorso con il mio occhio interiore. Dove è andata la paura non ci sarà più niente, rimarrò soltanto io” Dal film Dune.
Che l’Orsa allevi la sofferenza di chi è in difficoltà e in malattia in questo momento!
Morena Luciani Russo
Un’offerta all’Orsa creata da Dario durante questa ultima luna piena.
Crediti alle immagini: Pagina Instagram Thebearsforever