Per conoscere le meravigliose e potenti donne di Juchitán

Momento di celebrazione a Juchitan, immagine tratta da travel.nationalgeographic.com

Momento di celebrazione a Juchitan, immagine tratta da travel.nationalgeographic.com

Martha Toledo Martinez portavoce della comunità di Juchìtan, in Messico testimonia di una comunità in cui le donne hanno potere nella vita pubblica e l’economia si fonda sulla condivisione dei beni.

La popolazione indigena della città messicana di Juchitán, una delle tante città indigene lungo la costa del Pacifico sul golfo di Tehuantepec, è riuscita a preservare gran parte dei suoi modelli sociali tradizionali sopravvissuti non in una lontana enclave rurale ma in un centro di transito molto frequentato, nel bel mezzo della moderna e complessa società messicana.

Un esempio straordinario di matriarcato urbano, che la prof.ssa Heide Goettner-Abendroth nel suo “Le Società matriarcali. Studi sulle culture indigene del mondo” descrive come risultato della solidarietà fra donne, del loro inflessibile indipendentismo rispetto al mondo esterno, e del loro continuo intervento nella politica degli uomini.

«Secondo l’analisi femminista – ci spiega – il fenomeno che più colpisce in questa città sono le donne e non solo per lo spettacolo di grande effetto che suscita il loro pittoresco abbigliamento, come per esempio le gonne dai vivaci disegni e le splendide bluse ricamate con enormi fiori. Quello che è più singolare, invece, è il dominio che esercitano nella vita pubblica, sia per gli ottimi affari che realizzano nella piazza del mercato, sia per la gestione dei grandi festival che organizzano nelle strade.

Il matriarcato è determinato anche da altri importanti elementi che danno forma alla loro cultura. Uno di questi è che la casa appartiene soltanto alla donna e questo perché, con il suo lavoro di artigiana e commerciante, si prende cura degli aspetti organizzativi e finanziari degli affari della famiglia: la costruzione della casa, la sua gestione economica e l’educazione dei bambini. In Juchitán il legame tra madre e figlia è la chiave di tutte le relazioni della vita; le figlie, e anche i figli, sono orgogliosi della loro madre e di discendere da lei. In questo modo non rinnegano mai la loro eredità etnica: al contrario, considerano i consumi e lo stile di vita juchitechi “migliori”, un risultato che senza dubbio si deve all’educazione materna.

Al carattere pubblico delle loro vite va aggiunto il fatto che le donne producono e poi vendono cibi e oggetti di artigianato di fronte a casa, o lungo i vicoli e le strade, o nei mercati frequentati solo da donne, utilizzato i ricavi per le spese più grandi, come costruire una casa o l’educazione dei bambini.

La povertà e la mancanza di sviluppo, dilaganti in altre parti del Messico, sono sconosciute a Juchitán, dove le donne mantengono un’economia tradizionale su base regionale, perlopiù autosufficiente. I prodotti del posto sono molto più apprezzati di quelli importati, e la gente va fiera del cibo, dei vestiti e della musica di Juchitán.

In Juchitán raggiunge l’apice del prestigio non chi ha più denaro, ma chi ha dato di più agli altri. L’economia locale non si fonda tanto sull’accumulo di ricchezze personali, quanto sulla condivisione dei beni, secondo criteri che premiano la mutualità. Questo tipo di “economia del prestigio” ruota intorno al rafforzamento del legame sociale grazie al festoso consumo collettivo dei beni, che anziché essere accumulati dai singoli individui, circolano come doni.

I festival del merito delle donne sono straordinari. In molti parti del mondo queste celebrazioni sono affare di uomini e le donne gli oggetti del loro onore. Ma non a Juchitán, dove le donne sono il soggetto, nonché le attrici, delle feste che si celebrano pubblicamente nelle strade. E così’ le feste hanno una funzione di livellamento; è questa la finalità del dono in un’economia basata sulla mutualità e l’equilibrio. In questo modo si riducono drasticamente le differenze tra ricchi e poveri: da una donna ricca ci si aspetta che dia di più, sia come ospite che come invitata».

 

Il Ciclo della vita nella cultura Juchiteca

Relatrice Rosa Martha Toledo Martinez, artista e portavoce Juchiteca

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Culture Indigene di Pace, Ri-educarsi alla Partnership

Torino

Sabato 27 aprile ore 11.00